La Bce non delude le attese e taglia i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base portandoli al 2,75 per cento. La decisione, come si pronosticava, segue le valutazioni aggiornate riguardo alle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione core e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
Come si legge nella nota di Francoforte “Il processo disinflazionistico è ben avviato” e “l’inflazione ha continuato a evolvere in linea con le proiezioni dei nostri esperti e dovrebbe tornare all’obiettivo del Consiglio direttivo del 2% a medio termine nel corso dell’anno", sottolineando che l’inflazione core dovrebbe attestarsi stabilmente attorno all'obiettivo.
L’inflazione interna resta però elevata, principalmente a causa di salari e prezzi, che in determinati settori non si sono ancora adeguati del tutto al passato incremento dell’inflazione. La crescita delle retribuzioni si sta però moderando secondo le attese e i profitti ne stanno parzialmente attenuando l’impatto sull’inflazione.
Le recenti riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo rendono gradualmente meno onerosi i nuovi prestiti a imprese e famiglie. Al tempo stesso, le condizioni di finanziamento continuano a essere rigide, anche perché la politica monetaria rimane restrittiva e i passati rialzi dei tassi di interesse si stanno ancora trasmettendo ai crediti in essere; alcuni prestiti in scadenza sono quindi rinnovati a tassi più elevati. L’economia sta ancora affrontando circostanze avverse, ma l’aumento dei redditi reali e il graduale venir meno degli effetti della politica monetaria restrittiva dovrebbero sostenere una crescita della domanda nel corso nel tempo.
Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.
(Fonte wallstreetitalia.com)