Perché il 2025 potrebbe essere l’anno migliore per il mercato immobiliare

Tutte le novità e gli aggiornamenti da Dott. Fabio Arioli

08 ott 2025

Il 2025 si profila come un anno chiave per il mercato immobiliare italiano: secondo le stime, le transazioni residenziali potrebbero aumentare del 9 % rispetto al 2024, arrivando a 781.672 compravendite. Se ciò si confermasse, sarebbe il miglior risultato dal picco pre‑pandemico del 2022, quando furono raggiunte 784.000 vendite.

 

Un po’ di storia recente: i passi indietro e il rimbalzo

Negli ultimi anni il comparto residenziale ha vissuto momenti molto differenti:

  • 2020: l’arrivo della pandemia ha interrotto bruscamente il trend positivo, con le compravendite che sono scese a circa 557.000 unità. 
  • 2021: la ripresa ha portato un forte effetto rimbalzo: si sono raggiunte circa 748.000 vendite (+34 %). 
  • 2022: anno record, con circa 784.000 compravendite, favorito da incentivi, tassi bassi e domanda vivace. 
  • 2023: l’aumento dei costi del denaro e l’incertezza economica hanno frenato il mercato, che ha perso circa il 9 %. 
  • 2024: anno di stabilizzazione, con una leggera crescita dell’1 % e segnali di consolidamento. 

Da questa evoluzione emerge un quadro in cui il mercato sembra pronto per riassestarsi su livelli elevati, pur in un contesto ancora incerto.

 

Le ragioni della possibile svolta nel 2025

Perché, proprio ora, il mercato immobiliare potrebbe tornare a brillare? Ecco i fattori chiave:

  1. Resilienza strutturale del “mattone”
    L’immobile continua a essere percepito come un bene rifugio in Italia. La sua componente patrimoniale, la possibilità di reddito o rivalutazione, lo rende centrale nel portafoglio degli investitori.
  2. Innovazione e digitalizzazione nel settore
    Secondo gli analisti, l’adozione di tecnologie, modelli di servizio digitali e piattaforme referenti internazionali sta contribuendo a intercettare la domanda in modo più efficace.
  3. Domanda contenuta, offerta che fatica a star dietro
    Anche se la domanda è in ripresa, le nuove costruzioni o le trasformazioni non sempre riescono a coprire il gap. Chi vende ha più margine, chi acquista ha più opzioni.
  4. Condizioni macro da monitorare
    Non mancano elementi di rischio: l’andamento dei tassi di interesse, l’inflazione che erode redditi e capacità di spesa delle famiglie, la salute dell’economia italiana ed europea.

 

Cosa significa questo per chi compra, vende o investe

  • Per chi vende: maggiore probabilità di vendere con condizioni favorevoli, grazie a una domanda in accelerazione.
  • Per chi compra: è un momento da valutare con attenzione: i prezzi potrebbero tornare a salire, dunque chi si muove oggi può avere un vantaggio.
  • Per gli operatori immobiliari: un terreno fertile per innovare, migliorare i servizi, differenziarsi con qualità e digitalizzazione.

 

(Fonte idealista.it)

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