Possedere una seconda casa è un privilegio, ma porta con sé l'onere delle imposte. Tra queste, la TARI (Tassa sui Rifiuti)è spesso fonte di confusione, specialmente quando l'immobile non è abitato.
Se sei un proprietario a Bergamo o in qualsiasi altro Comune italiano, è fondamentale conoscere le regole per evitare di pagare cifre ingiustificate o, peggio, incappare in sanzioni per mancata dichiarazione.
Ecco un'analisi chiara su come si calcola la TARI sulla seconda casa e quando è possibile ottenere esenzioni o riduzioni.
1. Chi Deve Pagare la TARI? La Regola Base
La TARI è un tributo comunale che copre i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
La regola generale è questa: La tassa è dovuta da chiunque occupi o detenga locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.
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Immobile Locato (Affittato): Se l'immobile è affittato con un contratto di durata superiore a sei mesi, la TARI spetta all'inquilino. In caso di contratti brevi (inferiori a sei mesi), la tassa ricade sul proprietario.
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Immobile Sfitto (Seconda Casa non Abitata): Se la seconda casa è vuota, il pagamento spetta comunque al proprietario, a meno che non si verifichino specifiche condizioni di esenzione.
Attenzione cruciale: la TARI è dovuta anche se l'immobile non è la tua residenza principale.
2. Come si Calcola la TARI sulla Seconda Casa?
L'importo della TARI è composto da due elementi distinti:
A. Quota Fissa (QF)
Questa quota dipende dalla superficie calpestabile dell'immobile (espressa in metri quadri) e copre i costi fissi del servizio (investimenti, spazzamento stradale, ecc.).
Quota Fissa=Superficie×Tariffa Unitaria Fissa
B. Quota Variabile (QV)
Questa quota copre i costi variabili legati alla quantità di rifiuti prodotti ed è calcolata in base al numero presunto di occupanti.
È qui che risiede la differenza chiave per la seconda casa:
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Abitazione Principale: Il numero di occupanti corrisponde ai membri dello stato di famiglia.
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Seconda Casa: Il numero degli occupanti viene stabilito dal Comune con un criterio presuntivo. Molti Comuni stabiliscono un numero fisso di occupanti (es. 2 o 3 persone) o si rifanno a indicatori ISTAT, rendendo la quota variabile spesso più alta del dovuto se l'immobile è di fatto vuoto.
Consiglio da Consulente: Verifica sempre il regolamento comunale per sapere quale criterio presuntivo viene applicato.
3. I Casi di Esenzione e Riduzione (Cosa Devi Dimostrare)
È possibile non pagare la TARI o ottenerne una riduzione, ma la semplice non residenza non basta. Devi fornire prova che l'immobile non è idoneo a produrre rifiuti urbani.
✅ Esenzione Totale (Immobile non idoneo alla produzione di rifiuti)
L'esenzione è generalmente possibile se riesci a dimostrare che l'immobile è totalmente inutilizzabile e privo della capacità di produrre rifiuti. Questo avviene quando:
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L'immobile è VUOTO e SENZA MOBILI: Mancanza di arredi essenziali (non basta un semplice tavolino).
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UTENZE DISATTIVATE (Cessate): È necessario produrre la documentazione ufficiale di cessazione delle forniture di acqua, gas ed elettricità.
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Inagibilità o Ristrutturazione: L'immobile è inagibile o è oggetto di importanti lavori di ristrutturazione che lo rendono temporaneamente inutilizzabile.
ATTENZIONE: La maggior parte dei Comuni richiede che tutte e tre le condizioni (vuoto, senza utenze, non utilizzato) siano presenti contemporaneamente. La sola messa in vendita o la disattivazione della luce non sono sufficienti per l'esenzione.
📉 Casi di Riduzione (La TARI è dovuta, ma ridotta)
Molti Comuni prevedono riduzioni basate su criteri specifici, come:
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Immobili ad Uso Stagionale o non Continuativo: Per le case al mare, in montagna o in generale per uso non continuativo ma ricorrente.
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Abitazioni Tenute a Disposizione: Riduzione per immobili non stabilmente occupati, spesso con una riduzione fissa (es. 30% - 60%).
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Compostaggio Domestico: Per gli utenti che dimostrano di aver avviato il compostaggio domestico.
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Abitazioni Occupate da Residenti all'Estero: Soggetti che hanno la residenza o la dimora all'estero per più di sei mesi all'anno.
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Canone Concordato: Immobili affittati con contratto di locazione a canone concordato possono beneficiare di una riduzione fino al 75% della tariffa.
📍 4. Il Caso Bergamo: Regole TARI SpecifichE per la Seconda Casa
Per i proprietari che operano nel Comune di Bergamo, il Regolamento TARI fornisce alcuni parametri cruciali che è indispensabile conoscere per la corretta gestione del tributo.
Se sei un proprietario di seconda casa a Bergamo, presta attenzione a questi due punti:
A. Quota Variabile Fissata a 2 Componenti
Come abbiamo visto, la Quota Variabile (QV) di una seconda casa è stabilita con un criterio presuntivo.
B. La Riduzione del 50% per i Non Residenti
Questa è la notizia più importante in ottica di risparmio:
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Il Regolamento TARI del Comune di Bergamo prevede una significativa riduzione del cinquanta (50) per centosull'importo totale della TARI (sia sulla quota fissa che sulla quota variabile) per le abitazioni tenute a disposizione da soggetti non residenti nel Comune.
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Cosa fare: Per beneficiare di questa riduzione, devi assicurarti di aver presentato correttamente la Dichiarazione TARI al Comune, indicando lo status di "abitazione a disposizione di non residente".
C. Gestione Affitti Brevi
Se affitti la tua seconda casa per brevi periodi:
📌 5. Il Tuo Obbligo: Leggere il Regolamento Comunale
La TARI è un'imposta comunale. Questo significa che ogni Comune delibera le proprie tariffe, le proprie riduzioni e i propri criteri di presunzione e di esenzione.
Cosa devi fare:
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Consulta il Regolamento TARI del tuo Comune (spesso disponibile sul sito istituzionale).
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Presenta Dichiarazione tempestiva: Per ottenere un'esenzione o una riduzione, non basta la condizione oggettiva; devi spesso presentare una dichiarazione specifica al Comune, allegando la documentazione che prova lo stato di inutilizzabilità (es. cessazione utenze).
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Richiedi il Sopralluogo: In caso di contestazione, alcuni Comuni potrebbero richiedere un sopralluogo per verificare lo stato di abbandono o inutilizzo dell'immobile.
In Conclusione: Non pagare la TARI su una seconda casa è possibile solo se questa è oggettivamente inutilizzabile e puoi provarlo. Non dare per scontato che la casa sfitta non paghi: la presunzione di producibilità dei rifiuti è la norma.
Se stai valutando di vendere la tua seconda casa, la corretta gestione della documentazione e delle imposte è fondamentale per non avere problemi in fase di rogito. Contattami per una consulenza sulla tua proprietà a Bergamo per massimizzare il tuo guadagno.